I migliori avvocati matrimonialisti di Milano
Consulenze legali per divorzi e separazioni
Il divorzio segna la fine del matrimonio e l’inizio di un nuovo programma di vita, che spesso è solo la ratifica di quanto stabilito in sede di separazione.
Proprio poiché si tratta di un passo così importante che comporta implicazioni economiche destinate a divenire definitive, è necessario tutelarsi rivolgendosi ad esperti del settore.
I professionisti dello Studio Legale Arenosto seguono con estremo impegno e assoluta competenza i molteplici casi di scioglimento del matrimonio celebrato secondo il rito civile, ovvero di cessazione degli effetti civili del matrimonio religioso o concordatario, indicando al cliente le scelte più opportune da seguire.
Casi trattati dagli avvocati matrimonialisti / separatisti dello studio Arenosto:
Consulenza per divorzio, consulenza per divorzio breve, consulenza legale divorzio online tramite videochiamata, modifiche delle condizioni di separazione e di divorzio, assegnazione della casa coniugale in caso di divorzio, assegno di mantenimento ed affido dei figli in caso di divorzio …
Fissa una consulenza legale in studio
Gli avvocati divorzisti di Milano dello studio legale Arenosto rispondono:
Di seguito le risposte alle domande più comuni a tema divorzio dei legali matrimonialisti dello studio:
Come avvengono i procedimenti di separazione e di divorzio in Comune?
L’ art. 12 della legge 162/2014 prevede la possibilità per i coniugi di concludere un accordo di separazione, di divorzio o di modifica delle condizioni di separazione e di divorzio avanti all’ Ufficiali di Stato Civile del Comune, senza che sia obbligatoria l’assistenza dei legali.
Tale procedura ha un ambito di applicazione piuttosto limitata, non potendo essere utilizzata qualora vi siano figli minori, maggiorenni non economicamente autosufficienti, portatori di handicap grave ed, in ogni caso, nell’accordo non potranno essere previsti patti di trasferimento patrimoniale.
I coniugi, pertanto, potranno solo regolare le pattuizioni aventi ad oggetto l’assegno di mantenimento o divorzile.
Il comune di competenza può essere quello in cui è stato celebrato il matrimonio, quello in cui è stato trascritto l’atto di matrimonio, quello di residenza di uno dei coniugi.
I portali web dei Comuni forniscono la modulistica da compilare, i diritti da corrispondere e tutte le informazioni necessarie.
Che cos’è il divorzio breve? Cosa viene modificato rispetto al divorzio classico?
Nell’ambito delle riforme attuate con l’obiettivo di accelerare i tempi per l’ottenimento del divorzio si colloca la legge 55 del 2015 che ha introdotto nel nostro ordinamento il c.d. “divorzio breve“.
Nello specifico detta legge ha apportato talune modifiche all’art. 3, n. 2, lett. b) della legge sul divorzio, riducendo i tempi per la proposizione della relativa domanda.
In forza delle predette modifiche, l’istanza di divorzio potrà essere proposta dopo un periodo di separazione ininterrotta di dodici mesi decorrenti dalla comparizione dei coniugi avanti al Presidente del Tribunale nel procedimento di separazione giudiziale o di sei mesi nell’ipotesi di separazione consensuale (anche raggiunta a seguito di trasformazione del rito), ivi compresa quella posta in essere attraverso la procedura di negoziazione assistita disciplinata dalla legge 162 del 2014.
Occorre precisare come la legge in questione abbia accorciato i termini per proporre la domanda di divorzio, ma il presupposto resti sempre l’omologa di una separazione consensuale, la pronuncia di una separazione passata in giudicato o un accordo raggiunto attraverso la procedura di negoziazione.
Se il coniuge non vuole figli si può richiedere l’annullamento del matrimonio?
I presupposti per ottenere una pronuncia di nullità del matrimonio canonico sono vari e tra questi rientra la non volontà di procreare matrimonio non consumato, cioè i coniugi non abbiano avuto un rapporto sessuale completo.
Posso sempre divorziare in comune?
No, solo nel caso in cui la coppia non abbia figli minori, maggiorenni non economicamente autosufficienti o portatori di handicap. L’accordo tra i coniugi non deve contenere patti di trasferimento patrimoniale, vale dire patti che trasferiscono la proprietà di un determinato bene, mentre sono ammissibili le disposizioni che fanno sorgere tra i coniugi un rapporto obbligatorio.
I legali divorzisti dello studio Arenosto operano in tutta Milano e provincia
Telefono: 02.48102147
Come si procede se non vi è accordo sul divorzio? Ci si può opporre alla domanda di divorzio?
Come avviene per la separazione, anche il divorzio può essere consensuale o giudiziale a seconda che i coniugi raggiungano un accordo o meno circa le condizioni.
In caso di mancato accordo, il coniuge che ha interesse dovrà presentare il ricorso al Tribunale competente con l’assistenza obbligatoria del legale.
A seconda della complessità delle questioni da trattare e dell’eventuale attività istruttoria da espletare (testi, ctu) la causa potrebbe durare anche diversi anni, pertanto ove possibile è sempre consigliabile trovare degli accordi in sede consensuale attraverso l’aiuto del legale o dei legali a seconda dei casi.
Il procedimento è destinato a concludersi con la sentenza di divorzio, ma in ogni momento, ove si riuscisse a trovare una soluzione conciliativa, è possibile trasformare il rito da giudiziale in consensuale.
Non ci si può opporre al divorzio in assoluto, ovvero alla cessazione del vincolo matrimoniale, salvo il caso in cui non sia decorso il termine di sei mesi o dodici mesi di separazione ininterrotta richiesto dalla legge; si potrà eventualmente discutere delle condizioni economiche e di quelle riguardanti la prole, attraverso la mediazione dei legali oppure in sede giudiziale.
Quali sono le differenze tra separazione e divorzio?
Sebbene si tratti di due eventi che si verificano costantemente, si crea spesso confusione tra i due istituti della separazione e del divorzio.
La separazione non pone fine al matrimonio, né fa venire meno lo status di coniuge, ma incide su alcuni degli effetti principali del matrimonio, come la cessazione dell’obbligo della coabitazione, del dovere di fedeltà, del dovere di collaborazione, dell’assistenza morale, della comunione legale, della presunzione di paternità.
Rimanendo attivo il dovere di assistenza materiale, al coniuge che necessita di un sostentamento in quanto privo di propri redditi o insufficienti per adempiere alle proprie necessità spetta un assegno di mantenimento da parte dell’altro coniuge.
La separazione è pertanto una situazione temporanea contemplata dal legislatore per concedere del tempo ai coniugi per riflettere in vista di una possibile riconciliazione.
Ove questi ultimi non dovessero ricostituire la comunione di vita tipica del vincolo matrimoniale, una volta trascorso il lasso di tempo predeterminato dalla legge (almeno sei mesi se la separazione è stata consensuale o dodici mesi se è stata giudiziale), si potrà procedere con la domanda di divorzio, che farà cessare gli effetti civili del matrimonio e quindi farà venir meno tutti i doveri nei confronti dell’altro coniuge, i diritti successori, il tfr). Permarrà unicamente l’obbligo a carico del coniuge più abbiente di corrispondere l’assegno c.d. divorzile al coniuge che dimostri di non disporre di mezzi adeguati a condurre una vita libera e dignitosa dopo lo scioglimento del matrimonio.
Chiedere il divorzio: quali sono i motivi secondo la legge?
Il divorzio si può chiedere:
1) in caso di matrimonio non consumato,
2) separazione protratta almeno 1 anno (oppure 6 mesi in caso di separazione consensuale),
3) matrimonio non consumato,
4) sentenza di rettifica di attribuzione di sesso,
5) condanna dell’altro coniuge, dopo il matrimonio, per reati quali l’ergastolo oppure pena detentiva superiore ai 15 anni per delitti non colposi (esclusi quello politici) o condanna ai delitti indicati all’art. 3 della legge 898/70.
In che modo si può ottenere il divorzio?
Il divorzio si può ottenere depositando ricorso avanti al Tribunale di competenza, oppure con la negoziazione assistita in entrambi casi le parti dovranno essere assistiti da un avvocato. Nel caso della negoziazione assistita le parti non dovranno recarsi in Tribunale e dovranno quindi trovare un accordo con l’assistenza dei propri legali.
Nel caso in cui non vi siano figli minori o figli maggiorenni non autosufficienti economicamente ed i coniugi non debbano regolare rapporti economici, Il divorzio può essere richiesto autonomamente anche in Comune
Quali sono i procedimenti da seguire per divorziare?
In caso di accordo riguardo le condizioni relative all’affidamento dei figli e gli aspetti economici si potrà procedere attraverso un ricorso congiunto o la procedura di negoziazione assistita da avvocati, in caso contrario il coniuge che intende divorziare senza accordo/consenso dell’altro dovrà presentare ricorso.
Quali sono i tempi tecnici per procedere con il divorzio?
La procedura sarà più breve nel caso di divorzio consensuale e più lunga nel caso di divorzio giudiziale.
Nel secondo caso, a seconda della complessità delle questioni da trattare e dell’eventuale attività istruttoria da espletare (testi, ctu) la causa potrebbe durare anche diversi anni, pertanto ove possibile è sempre consigliabile trovare degli accordi in sede consensuale attraverso l’aiuto del legale o dei legali a seconda dei casi.
Per saperne di più sui divorzi e non solo…
Se vuoi informarti prima di chiedere una consulenza qui di seguito lo studio ha messo a disposizione degli articoli informativi:
1) Calcolo dell’assegno divorzile e i diritti degli ex coniugi dopo il divorzio
2) Modifica delle condizioni di separazione e di divorzio
3) Convivenza more uxorio e assegnazione della casa coniugale
4) Che cos’è la negoziazione assistita
5) Il tradimento “virtuale” del coniuge
6) I trasferimenti immobiliari nella separazione e nel divorzio
7) Differenza tra separazione e divorzio
8) Quali documenti occorrono in un divorzio congiunto?
9) Documenti necessari per divorzio e procedimenti da seguire per divorziare
10) Quali sono i motivi per richiedere un divorzio
11) Il ricorso per divorzio congiunto
12) Assegno divorzile presupposti
13) Assegno divorzile in divorzi senza figli: spetta o non spetta? Cosa dice la legge al riguardo
Ci troviamo in Milano ma siamo raggiungibili facilmente da:
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